Guerra degli iscritti alla sommellerie: crescono Ais e Fisar. Fis, dati “top secret”

Il nervo scoperto delle associazioni. Maietta in testa con 41.877 tessere. Terzago segue (e cresce): 12.537

Tra associazioni e iscrizioni non mettere il dito. Vien da dire così per sintetizzare la reticenza della sommellerie italiana nel fornire i dati degli iscritti. Se Fisar risponde in pochi giorni, con l’efficiente ufficio stampa affidato ad Alice Lupi, Ais prende tempo e ci ragiona su. Dopo una telefonata con WineMag.it e un giro di pareri che ha coinvolto (addirittura) la Giunta Esecutiva e i Revisori Legali, Antonello Maietta si è deciso a fornire i numeri.

Clamorosa la posizione degli scissionisti di Fis Fondazione italiana sommelier: “Non possiamo dare informazioni di questo tipo, cordiali saluti”, fa sapere Paola Simonetti, vice presidente del Comitato Scientifico Fis, dopo innumerevoli rimbalzi. Bibenda come la Nasa e la presidenza Onav che manco l’Fbi: neppure risponde alle (due) mail. Saranno finite nello spam? Pec-cato, davvero.

La guerra alle iscrizioni, insomma, si rivela il nervo scoperto delle associazioni della sommellerie italiana. Un braccio di ferro per i tesseramenti che, in alcune regioni, mostra il suo lato più crudo nell’ambito di eventi enogastronomici organizzati con l’ausilio dei sommelier da Consorzi, Comitati e associazioni. Ripicche e “vendette” incrociate tra le “sigle” dei sommelier che fanno male al tessuto sociale, oltre che al vino italiano.

Quanto ai numeri, Ais (Associazione italiana Sommelier) si conferma la più affollata. Secondo i dati forniti a WineMag.it, gli iscritti a fine 2019 risultano 41.877. Erano 37.922 al 31 dicembre 2017 e 39.650 nel 2018.

“Rispetto alle altre organizzazioni della sommellerie che si sono costituite in seguito – commenta Antonello Maietta – Ais è presente capillarmente su tutto il territorio nazionale, attraverso 22 Associazioni Regionali / Territoriali e circa 150 Delegazioni Provinciali / Zonali, che organizzano corsi, degustazioni ed eventi di vario tipo, fornendo anche supporto ad Enti pubblici e privati”.

“Questa posizione di leadership – continua Maietta – impegna di conseguenza l’Ais a una responsabilità maggiore nell’individuare le tendenze di mercato, le aspettative dei consumatori e dei produttori, modulando, aggiornando e innovando costantemente la propria attività didattica, per essere sempre al passo con i tempi“.

La Segreteria Fisar (Federazione italiana sommelier, albergatori e ristoratori) stabilisce invece gli iscritti in 12.537, a fine 2019. Netta la crescita negli ultimi quattro anni: 9.335 nel 2016, 10.262 nel 2017 e 11.787 nel 2018.

“È una Fisar che cresce anche in termini di numero degli associati – commenta il presidente nazionale Luigi Terzago – con il 2019 che ha registrato oltre 12.500 iscritti alla nostra Federazione. Continueremo a lavorare seguendo la strada fino ad ora percorsa per il consolidamento e la crescita associativa”. Finché tastevin non ci separi.

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